I
Docenti, Assegnisti di Ricerca,
Contrattisti,
Dottorandi e Studenti
della
Facoltà di Lettere e Filosofia
Oggetto:
Documento di Sintesi dell’Assemblea di Facoltà del 14 Ottobre 2008
I
partecipanti all’Assemblea di Facoltà del 14 Ottobre 2008 hanno
espresso viva preoccupazione per i provvedimenti contenuti nella
legge n. 133 del 6/8/2008. Tale legge non costituisce una riforma
volta ad eliminare i difetti dell’Università italiana, ma impone
unicamente delle riduzioni economiche e del personale così drastiche
agli atenei italiani da produrre, nel giro di pochi anni, effetti
devastanti sul funzionamento del sistema universitario pubblico.
Si
tratta di provvedimenti miranti ad un depauperamento progressivo ed
assai allarmante delle Università Italiane che comportano gravi
penalizzazioni sia per tutti coloro che operano nell’ambito
dell’Università Pubblica sia per coloro che fruiscono dei suoi
servizi, in particolare gli studenti e le loro famiglie.
Durante
l’ampio dibattito sono stati evidenziati i punti della suddetta
legge che risultano di particolare criticità
per
il futuro dell’Università:
-
riduzione
al 20% del turnover dell’unità di personale (una nuova assunzione
ogni cinque pensionamenti) con conseguente forte impoverimento del
corpo docente, grave compromissione del -
rinnovamento
dello stesso, impossibilità di stabilizzare il numeroso personale
precario e inevitabile -
diminuzione
delle opportunità di formazione degli studenti; -
riduzioni
progressive sempre più drastiche del Fondo di Finanziamento
Ordinario con conseguente
necessità
di far fronte alle necessità economiche dei singoli Atenei, anche
attraverso l’innalzamento
progressivo
delle tasse d’iscrizione per gli studenti ed inevitabile
diminuzione dei servizi erogati;
-
possibile
trasformazione, anche se non obbligatoria, degli Atenei italiani in
Fondazioni di diritto
privato,
via difficilmente perseguibile da molti Atenei, soprattutto quelli
meridionali, che soffrono
per
la mancanza di un tessuto economico e industriale locale forte e
progredito.
Al
fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema
cruciale per lo sviluppo stesso del Paese, l’Assemblea
PROCLAMA
uno
stato di agitazione e di assemblea permanente da svolgersi presso
un’aula sita nei locali della stessa Facoltà, al fine di promuovere
l’informazione, il dibattito e il confronto sulle modalità di lotta
e di protesta più idonee ed efficaci, nonché al fine di produrre
una propria analisi della grave situazione cui saranno destinate
scuole e università.
L’Assemblea
valuta inoltre la possibilità di intraprendere le seguenti azioni:
-
lettura
del presente documento in tutte le aule della Facoltà durante le
ore di lezione ed invito alla -
sottoscrizione
di documenti di protesta appositamente redatti da parte di Studenti
e Docenti; -
istituzione
di tavoli per la raccolta di firme di sottoscrizione dei documenti
di protesta di cui al
punto
precedente;
-
svolgimento
di alcune lezioni nei luoghi pubblici della città di Palermo previa
comunicazione alle Autorità competenti e/o in orari notturni presso
le strutture della Facoltà;
-
diffusione
del presente documento e dei documenti di cui al secondo punto
presso tutte le Facoltà
dell’Ateneo
con invito alla sottoscrizione da parte di tutti i Docenti e Studenti
dell’Ateneo, anche in
vista
dell’Assemblea di Ateneo indetta per il giorno 17 Ottobre;
-
disponibilità
a forme di protesta energiche, in particolare la rinuncia agli
incarichi di supplenza e ai
carichi
didattici aggiuntivi con conseguente sospensione e/o mancato avvio
dell’Anno
Accademico corrente per l’intero Ateneo;
-
interazione
e coordinamento con le altre Facoltà del nostro Ateneo e con le
altre Università italiane
in
stato di mobilitazione;
-
invito
al Rettore ad utilizzare la data di inaugurazione dell’Anno
Accademico per una riflessione
profonda
sul destino della nostra Università;
-
organizzazione
di ogni ulteriore forma di protesta utile e da tutti condivisa.
Palermo,
addì 14 Ottobre 2008