DOCUMENTO DI SINTESI APPROVATO DALLA ASSEMBLEA DELL’ATENEO TENUTASI A PALERMO IL GIORNO 17 OTTOBRE 2008

Il giorno 17 ottobre 2008 presso il polo di Viale delle Scienze si è tenuta l’Assemblea dell’Ateneo di Palermo per discutere degli effetti della Legge 133 sull’Università statale italiana ed in particolare sull’Ateneo palermitano, e delle iniziative di protesta da intraprendere. All’Assemblea hanno partecipato più di duemila tra docenti, studenti, dottorandi, assegnisti e personale tecnico amministrativo. Sono intervenuti l’attuale Rettore (Prof. Silvestri) ed il prossimo Rettore (Prof. Lagalla). Hanno, inoltre, preso la parola studenti, docenti, dottorandi, assegnisti e personale tecnico amministrativo.
Il Rettore ha annunciato la sospensione delle attività didattiche dell’Ateneo per il giorno Martedì 21, affinché si possano tenere alle ore 09.00 a.m assemblee dei docenti e degli studenti in tutte le Facoltà.
In particolare, sono stati sottoposti all’approvazione dell’Assemblea due documenti elaborati dalle Assemblee delle Facoltà di Ingegneria, Scienze e Lettere. I documenti sono stati approvati dall’Assemblea che ha deliberato di integrarli in un unico documento di seguito riportato.

DOCUMENTO DI SINTESI APPROVATO DALLA
ASSEMBLEA DELL’ATENEO TENUTASI A PALERMO
IL GIORNO 17 OTTOBRE 2008

I partecipanti all’Assemblea di Ateneo hanno espresso viva preoccupazione per i provvedimenti contenuti nella legge n. 133 del 6/8/2008. Tale legge non costituisce una riforma volta ad eliminare i difetti dell’Università italiana, ma impone unicamente delle riduzioni economiche e del personale così drastiche agli Atenei italiani da produrre, nel giro di pochi anni, effetti devastanti sul funzionamento del sistema universitario pubblico.
Si tratta di provvedimenti miranti ad un depauperamento progressivo ed assai allarmante delle Università italiane che comportano gravi penalizzazioni, sia per tutti coloro che operano nell’ambito dell’Università Pubblica, sia per coloro che fruiscono dei suoi servizi, in particolare gli studenti e le loro famiglie.
Durante l’Assemblea sono stati evidenziati i punti della suddetta legge che risultano di particolare criticità per il futuro dell’Università:
– riduzione al 20% del turnover dell’unità di personale (una nuova assunzione ogni cinque pensionamenti) con conseguente forte impoverimento del corpo docente, grave compromissione del rinnovamento dello stesso, impossibilità di procedere all’assunzione di nuovi ricercatori e inevitabile diminuzione delle opportunità di formazione degli studenti;
– riduzioni progressive e sempre più drastiche del Fondo di Finanziamento Ordinario che costringerà, per fare fronte alle necessità economiche dei singoli Atenei, anche all’innalzamento progressivo delle tasse d’iscrizione per gli studenti ed alla inevitabile diminuzione dei servizi erogati;
– possibile trasformazione, anche se non obbligatoria, degli Atenei italiani in Fondazioni di diritto privato, via difficilmente perseguibile da molti Atenei, soprattutto quelli meridionali, che soffrono per la mancanza di un tessuto economico e industriale locale forte e progredito.
Al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli organi competenti su questo problema cruciale per lo sviluppo stesso del Paese, l’Assemblea delibera di intraprendere le seguenti azioni:
1) lettura del presente documento in tutte le aule dell’Ateneo durante le ore di lezione e in occasione delle adunanze degli organi collegiali e invito alla sottoscrizione dei documenti di protesta appositamente redatti da parte di Studenti e Docenti;
2) istituzione di tavoli per la raccolta di firme di sottoscrizione dei documenti di protesta di cui al punto precedente;
3) coordinamento a livello nazionale per l’indizione di una giornata di astensione dalle attività didattiche e di una manifestazione contro la Legge 133;
4) svolgimento di lezioni nei luoghi pubblici della città di Palermo, previa comunicazione alle Autorità competenti, e/o in orari notturni presso le strutture dell’Ateneo, organizzate dai tavoli di coordinamento;
5) forme di protesta energiche, quali la rinuncia agli incarichi di docenze per supplenza, per carico didattico aggiuntivo e per contratto, da mettere in atto nella ipotesi di adesione corale di Docenti e Studenti, con conseguente sospensione e/o mancato avvio dell’Anno Accademico;
6) richiesta al Senato Accademico di deliberazioni riguardanti:
a) La presa di posizione nei confronti della legge 133 con particolare riferimento alle linee generali di politica finanziaria da adottare nell’ateneo di Palermo;
b) La netta presa di posizione contro qualsiasi ipotesi di trasformazione dell’Ateneo palermitano in fondazione, che impegni gli organi collegiali per il presente ed il futuro.
7) istituzione di tavoli di coordinamento che coinvolgano docenti, assegnisti, dottorandi e studenti da attivarsi a diversi livelli (Facoltà, Ateneo, Atenei italiani);
8) acquisto, a seguito di auto-finanziamento, di spazi sui principali quotidiani locali e nazionali, sui quali illustrare le ragioni della protesta (il documento andrà predisposto dai tavoli di coordinamento). A tal fine i docenti manifestano la disponibilità a devolvere il corrispettivo di una giornata lavorativa;
9) adesione di tutti i docenti, assegnisti, dottorandi e studenti alla manifestazione di protesta indetta per il giorno 20 ottobre, in vista anche della probabile presenza del Ministro;
10) richiesta al Magnifico Rettore di disporre l’oscuramento dell’intero sito WEB dell’Ateneo per le giornate di protesta. Le pagine verranno coperte da un breve messaggio che spieghi le ragioni della protesta;
11) richiesta di annullamento delle manifestazioni celebrative per l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico e destinazione della eventuale cifra stanziata in bilancio per l’acquisizione di ulteriori spazi informativi su quotidiani nazionali, secondo modalità concertate tra gli Atenei italiani. In tal senso si chiede al Rettore di farsi parte attiva presso i Rettori di altri Atenei;

12) organizzazione di ogni ulteriore forma di protesta utile e condivisa.


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