Monthly Archives: October 2008

Governo nuovo… politiche vecchie!

Dopo
quasi vent’anni, il percorso di delegittimazione e umiliazione che ha
visto
scuola
e
università
essere vittime designate di un consapevole progetto economico e
politico, giunge finalmente a termine. Dopo Ruberti,
Zecchino-Berlinguer, Moratti, Fioroni-Mussi, tocca adesso alla
ministra Gelmini assestare quello che potrebbe essere il definitivo
K.O. alla formazione delle nuove generazioni di questo paese.

  • Nuovi
    tagli ai magri posti di lavoro e in misura sempre maggiore. Dopo la
    cura dimagrante del “fu” governo Prodi, adesso le riduzioni di
    personale arriveranno alle pazzesche cifre di
    160
    mila posti in meno tra docenti e personale ATA
    .
    Sia le scuole che le università non potranno assumere più
    del 20% del personale che gradualmente andrà in pensione (un
    solo docente assunto per cinque che vanno in pensione!!!). Il
    ritorno al maestro unico spezzerà la schiena al sistema di
    insegnamento primario e, associato al taglio del 50% degli
    insegnanti di sostegno, lascerà senza lavoro moltissimi
    giovani insegnanti, facendo sì che le classi siano composte
    da un numero sempre maggiore di studenti.

  • Ancora
    tagli ai
    finanziamenti ordinari delle università

    per un totale di
    1441,5
    milioni di euro

    entro il 2013.

  • Un
    meccanismo di reclutamento e di selezione del personale docente a
    dir poco agghiacciante: abolita l’indecorosa SISSIS, ci ritroveremmo
    adesso con un’ipotesi di
    concorsi
    a cattedra banditi

    su base scolastica,
    con un immenso potere del dirigente scolastico (sempre più
    datore di lavoro)
    ,
    con verifiche del lavoro dei docenti assegnate a fantomatiche
    commissioni scolastiche e a super-professori “esperti” in
    materia, con ventilate nuove lauree magistrali abilitanti (le nostre
    probabilmente non andranno bene!) per l’insegnamento, create ad hoc
    per selezionare tra chi ha l’esigenza di lavorare e chi invece andrà
    a costituire l’élite accademica del paese.

  • Una
    criminale trasformazione di scuole e atenei in fondazioni private
    .
    Spariranno i consigli di istituto, verranno creati dei consigli di
    amministrazione e la trasformazione in aziende sarà così
    completa. Con una graduale immissione di capitali, strumentalmente
    giustificata come soluzione ai necessari tagli di spese ritenute
    inutili, i privati si accaparreranno non solo i nostri percorsi di
    ricerca e di studio (potendo così esercitare un controllo
    sulle nostre menti), ma avranno in regalo, con il voto di pochi e
    reazionari docenti dei senati accademici, la possibilità di
    stabilire i criteri di selezione dei lavoratori, i contratti da
    stipulare, le condizioni lavorative, divenendo tra l’altro
    proprietari dei beni all’interno dei quali oggi si trovano scuole e
    università italiane.

  • Un
    ritorno all’idea fascista che punire, sorvegliare, minacciare di
    bocciatura, valutare la condotta, siano soluzioni credibili a
    problemi che si continua a voler considerare generatisi nella scuola
    (in realtà organici alla società) e che si pretende
    dunque, con malcelata ipocrisia, siano “guaribili” tra le classi
    e le aule delle nostre scuole e facoltà.


 

Come
studenti e universitari, come futuri lavoratori della formazione (e
non solo), come cittadini di un paese alla definitiva deriva, abbiamo
il compito di denunciare e combattere con ogni mezzo una situazione
ormai insostenibile. Siamo stanchi e non siamo più disposti a
tollerare che sulla nostra pelle si sperimentino politiche folli,
fatte a colpi di decreti-legge, finalizzate esclusivamente ad
avvantaggiare privati e poteri forti. Ci sentiamo parte di un unico
fronte che, insieme ai lavoratori di tutti i settori, ai precari, ai
marginali e agli immigrati, non accetta che da una parte vi siano
ristrette élite di potenti, sempre più padroni delle
nostre vite, e dall’altra una massa supina e silenziosa di schiavi.
Invitiamo alla
mobilitazione nelle scuole, nelle università e nei luoghi di
lavoro in difesa della formazione e della cultura di questo paese
.


 

                                                                           SAPERI IN LOTTA


Blog

Benvenuti, questo è il blog di "Saperi in Lotta", un coordinamento di collettivi di studenti/ricercatori di scuole e università in quel di Palermo. Speriamo vivamente di interagire con le realtà di altre città per creare un network di collettivi/individui che siano interessati alla difesa della formazione e della cultura di questo paese.